Guarda la pioggia: lei cade
sicura, dei prati, dei fiori,
nessuna paura. Tu stai
riparato, lei scende là fuori:
persino al cemento
regala colori.
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L’albero guarda, nel gelo
d’inverno: triste ti sembra,
ma solo all’esterno. Dentro,
nel tronco, là dove non vedi,
c’è molto di più di quello che credi:
linfe che salgono dalle radici,
e foglie bambine che corrono
in bici. Vedrai quand’è
marzo… che cosa ne dici?
1 commento:
Mi scrive da Bucarest il poeta Geo Vasile:
tenerezza e arte poetica vera, il giocoso e il profondo si danno la mano in un commovente connubio per tutte le età
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